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COMPLICANZE ASSOCIATE AL POSIZIONAMENTO DI PORT-A-CATH E LORO GESTIONE DA PARTE DI RADIOLOGI INTERVENTISTI  (2020)

Autori:
DE ROBERTIS LOMBARDI, Riccardo; Puppini, Giovanni; Puntel, Gino; Montemezzi, Stefania
Titolo:
COMPLICANZE ASSOCIATE AL POSIZIONAMENTO DI PORT-A-CATH E LORO GESTIONE DA PARTE DI RADIOLOGI INTERVENTISTI
Anno:
2020
Tipologia prodotto:
Poster
Tipologia ANVUR:
Poster
Lingua:
Italiano
Formato:
Elettronico
Titolo del Convegno:
49° Congresso Nazionale Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica (SIRM))
Luogo:
Rimini (Italia)
Periodo:
1-2 Ottobre 2020
Intervallo pagine:
240-240
Parole chiave:
radiologia interventistica, port-a-cath, complicanze
Breve descrizione dei contenuti:
Scopo: Descrivere le complicanze precoci e tardive associate al posizionamento di port-a-cath e la loro gestione da parte di Radiologi Interventisti. Materiali e metodi: Sono stati retrospettivamente analizzati i dati clinici di 742 pazienti sottoposti a posizionamento di port-a-cath presso la nostra Unità di Angiografia tra il 2016 ed il 2019. Le complicanze associate alla procedura sono state distinte in precoci (entro 30 giorni dall’impianto) e tardive (>30 giorni). Risultati: Il follow-up medio è stato di 832 giorni (range, 162-1532 giorni). Il malfunzionamento clinico del port-a-cath è stato riscontrato in 72 pazienti (9.7%). Le complicanze precoci (19/72, 26.4%) hanno incluso: infezione della tasca (31.6%), ematoma sottocutaneo (26.3%), torsione del catetere (15.8%), difficoltà di iniezione da causa indefinita (10.5%), dislocazione del serbatoio (10.5%) e deiscenza della ferita (5.3%); tali complicanze sono state gestite con rimozione del port-acath in 10 casi (52.6%) e con sua revisione (disostruzione meccanica, aspirazione percutanea di raccolta o sutura della tasca) nel 49.1% dei casi. Le complicanze tardive (53/72, 73.6%) hanno incluso: difficoltà di iniezione da causa indefinita (50.9%), infezione della tasca (18.9%), deiscenza della ferita (17%), trombosi venosa (7.5%) e migrazione del catetere (5.7%); le complicanze tardive sono state gestite con rimozione del serbatoio in 30 casi (56.6%) e con revisione del dispositivo (disostruzione meccanica o sutura della tasca) in 23 casi (43.4%). Conclusioni: Il malfunzionamento clinico dei port-a-cath può occorrere in circa il 10% dei casi; è più frequente dopo 30 giorni dall’impianto e può essere gestito senza rimozione del serbatoio in circa il 50% dei casi.
Id prodotto:
129748
Handle IRIS:
11562/1075270
ultima modifica:
23 febbraio 2023
Citazione bibliografica:
DE ROBERTIS LOMBARDI, Riccardo; Puppini, Giovanni; Puntel, Gino; Montemezzi, Stefania, COMPLICANZE ASSOCIATE AL POSIZIONAMENTO DI PORT-A-CATH E LORO GESTIONE DA PARTE DI RADIOLOGI INTERVENTISTI  in Volume dei riassuntiAtti di "49° Congresso Nazionale Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica (SIRM))" , Rimini (Italia) , 1-2 Ottobre 2020 , 2020pp. 240-240

Consulta la scheda completa presente nel repository istituzionale della Ricerca di Ateneo IRIS

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