Relazione tra enuresi monosintomatica notturna e disturbi psicosociali e del sonno in una coorte di pazienti pediatrici

Data inizio
29 settembre 2015
Durata (mesi) 
48
Responsabili (o referenti locali)
Zaffanello Marco
Parole chiave
bambino; enuresi notturna; disturbi del sonno

La paura o l’ansia di bagnare il letto durante il sonno sono uno dei principali motivi che probabilmente influenzano la qualità del sonno stesso (Gozmen S, et al. 2008). Tanto più il bambino cresce e il problema dell’enuresi non si risolve, tanto più peggiora la visione di sé stessi (Ertan P, et al 2009). I bambini con enuresi, infatti, sono il più delle volte infelici e bagnare frequentemente il letto durante la notte non li aiuta ad avere un sonno tranquillo, disagio che peggiora con la crescita (Üçer O, 2014).
C’è una stretta correlazione tra enuresi, ADHD e disturbo della condotta (CD), quindi risulta utile approfondire anche questi aspetti durante la valutazione urologica del bambino (Park S, 2013). 
La polisonnografia notturna è uno strumento valido per lo studio del bambino con enuresi. In particolare, tale patologia sembra associata alla presenza di OSAS una volta eliminato il contributo dato dal diverso grado di ipertrofia adenotonsillare, dell’obesità, del sesso e dell’età del bambino (Alexopoulos EI 2014). Inoltre, anche l’indice dei movimenti periodici degli arti inferiori durante il sonno (PLMs) risulta essere elevato e contribuisce anch’esso a peggiorare la qualità della vita dei piccoli pazienti (Van Herzeele C, Eur J Pediatr. 2015).
Ipotesi:
Esiste una correlazione tra enuresi notturna, qualità di vita e disturbi del sonno? 
Esiste una terapia che sia efficace nel trattare l’enuresi e che porti anche ad un miglioramento del sonno e della qualità di vita?

Partecipanti al progetto

Marco Zaffanello
Professore associato
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Pediatrics  (DSCOMI)
Pediatrics  (DSVR)
Sezioni
Pediatria

Allegati

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Attività

Strutture

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