PREMESSA
Le infezioni persistenti da ceppi oncogeni ad alto rischio del papillomavirus umano (HR-HPV) causano lo sviluppo di neoplasie a livello di cervice uterina, ovaio, pene, prostata, orofaringe, collo, cute e altre sedi. Il carcinoma cervicale è, a livello mondiale, una delle prime cause di mortalità femminile per cancro. I test diagnostici attuali non sono in grado di identificare le lesioni cervicali da HPV in corso di attiva oncoprogressione, il che comporta un eccesso o un difetto di interventi terapeutici con notevole aggravio dei costi assistenziali.
OBIETTIVI
Perciò è urgente poter disporre di nuovi biomarcatori che rivelino con certezza l’attività e lo stadio dell’eventuale oncoprogressione da HPV.
PROCEDIMENTO
Questa dipende da due oncoproteine, E6 ed E7, espresse nelle cellule infettate, le cui attività sono necessarie per il ciclo vitale del virus poiché inducono e mantengono il fenotipo trasformato.
Ma restano oscuri molteplici aspetti delle attività svolte dall’E6 e dall’E7 a livello citoplasmatico e nucleare.
Pertanto, il presente progetto si articola in due fasi.
Nella prima (ricerca di base) si propone
- di identificare nuovi biomarcatori che interagiscano con l’E6 e l’E7 e rivelino l’attività dell’oncoprogressione effettuando un’analisi dei subproteomi delle diverse frazioni cellulari isolate da campioni freschi (non linee cellulari) prelevati da pazienti infettate e non da HPV; e
- di correlare i nuovi biomarcatori con lo stadio dell’oncoprogressione.
Nella seconda fase (applicativa) i nuovi biomarcatori stadio-specifici saranno utilizzati per approntare dapprima come prototipo e quindi in forma definitiva un kit diagnostico capace di rivelare l’attività e lo stadio dell’oncoprogressione nelle lesioni cervicali da HR-HPV.
RISULTATI
Tale kit consentirà di depistare e trattare nel modo più efficace solo le pazienti realmente esposte al rischio di sviluppare il carcinoma cervicale da HR-HPV con vantaggi economici non trascurabili per il sistema sanitario.
MAIN PARTNER
Dott. Dino Paladin